I FUMETTI 

CHE COSA E' IL FUMETTO

Hugo Pratt definisce il fumetto come "letteratura disegnata", mentre Will Eisner lo definisce come "arte sequenziale". Ora, poiché il fumetto è in larga parte utilizzato a fini narrativi e illustrativi, è spesso chiamato "letteratura disegnata", in quanto rientra nei canoni etici (messaggio, metafora, esempio) e in quelli estetici (descrizione, riflessione, narrazione, dialogo) della letteratura propriamente detta; vi è anche da dire, però, che il fumetto può essere utilizzato anche a scopi non narrativi: ad esempio, per illustrare una ricetta di cucina o il libretto di istruzioni di un elettrodomestico. Un celebre esempio di uso non narrativo del fumetto è il volume Capire il fumetto. L'arte invisibile, saggio scientifico realizzato interamente a fumetti da Scott McCloud.definiamo, a scopo didattico, due idee di fumetto: una di fumetto come mezzo di comunicazione o genericamente linguaggio (campo proprio del termine "arte sequenziale"), e una di fumetto come opera narrativa o saggistica contenente un significato letterario (c. pr. del termine "letteratura disegnata"). Il termine "fumetto" si riferisce alla "nuvoletta", simile a uno sbuffo di fumo, utilizzata per riportare il dialogo tra i personaggi. Nonostante il termine "fumetto" abbia dato il nome, in Italia, al mezzo di comunicazione stesso, nel fumetto non solo le nuvolette sono deputate alla traslazione dello scritto. Vi possiamo trovare infatti anche onomatopee iconiche, didascalie interne o addirittura la didascalia, esterna alla vignetta, solitamente denominata 'cartiglio'. È curioso notare come, nonostante il termine fumetto si sia impresso come idea per designare questo mondo espressivo, nei primi anni in cui si diffondeva in Italia, il fumetto non aveva affatto fumetti. Infatti, sino a partire dalla prima metà degli anni venti, in concomitanza con l'autarchia fascista, un congresso costituito per l'occasione, con numerosi intellettuali di regime decise di non pubblicare le vignette provenienti dall'estero con gli originari baloon, ritenuti un mezzo tanto barbaro e triviale da risultare diseducativo per i bambini, originari destinatari delle tavole pubblicate sui giornali dell'epoca, ad esempio sull'appena nato Corriere dei Piccoli, ma rendere muta la vignetta aggiungendo, nello spazio vuoto sotto la vignetta, un cartiglio illustrativo in rima, solitamente ottonari o novenari in rima baciata. Solo successivamente, nell'immediato dopoguerra, si principiò a utilizzare sistematicamente i veri e propri "fumetti.

Proprio questo nascente fenomeno editoriale che dagli le polemiche sulla sua presunta diseducatività, sintomo fumetti, e che hanno poi accompagnato a lungo la loro 


 IL PRIMO FUMETTO DELLA STORIA 

Comunemente si è soliti far risalire la nascita del fumetto al personaggio di Yellow Kid creato dal disegnatore statunitense Richard Felton Outcault e pubblicato a partire dal 1895. Tuttavia già prima della comparsa del personaggio erano apparsi, su numerose riviste di varie nazionalità, altri racconti che avevano molte, o tutte, le caratteristiche in seguito divenute tipiche del linguaggio fumettistico. Si deve anzi notare che immagini (e sequenze di immagini), commiste o meno ad un testo scritto, finalizzate a narrare qualcosa, siano sempre esistite sin dall'antichità. Per tali ragioni nel corso degli anni è sorta una accesa discussione sulle origini del fumetto. Tuttavia non tutti gli studiosi del "archeologia del fumetto" ritengono che il primo fumetto sia quello del personaggio di outcault. Ma solo con the yellow kid la stampa  statunitense comincerà a puntare su questo nuovo modo di comunicare, generando così, nell'arco di pochi anni, una grande quantità di emulazioni.           USA verrà esportato in tutto il mondo generando, inoltre, della rilevanza sociale e culturale ormai attribuita ai  storia.

© 2016 YOGA. Viale Marconi 10, 00156 Roma
Creato con Webnode
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia